Quali sono le migliori criptovalute sul mercato, diverse da quelle ormai consolidate? Capirlo non è più così semplice come quando avevamo a che fare con le sole Bitcoin ed Ethereum, perché il panorama oggi è ricco di offerte più o meno credibili. Prenderemo quindi in considerazione le criptovalute emergenti, ossia quelle che non necessariamente dispongono di un’alta capitalizzazione di mercato, ma che si prevede possano avere un potenziale di crescita futura e che stiano già dando buoni frutti, grazie alle qualità che le caratterizzano: progettualità, innovazione, sicurezza.
Criptovaluta Emergente: Definizione e Significato
Le criptovalute emergenti sono tutte quelle monete virtuali che si sono già imposte sul mercato, ma che non hanno ancora ottenuto uno status consolidato, dato specialmente dalla capitalizzazione. Tuttavia queste crescono, anche se lentamente e progressivamente, e mostrano caratteristiche di solidità per il progetto che le sottende. Ethereum e Litecoin per esempio, non possono essere considerate emergenti, proprio perché hanno raggiunto un valore che si attesta già ad alti livelli, indipendentemente dalle fluttuazioni della quotazione.
Investire in Criptovalute Emergenti: Come Fare
Gli strumenti utili ad acquistare le criptovalute, emergenti e non, sono gli exchange o i broker online. Si tratta di piattaforme che consentono l’acquisto e il trading di monete virtuali e ogni piattaforma ne detiene un certo numero. Uno degli exchange più famosi è certamente Binance, mentre per i broker abbiamo eToro.
Le differenza fra exchange e broker consistono nelle funzionalità che offrono. Mentre l’exchange si comporta come un vero e proprio ufficio di cambio virtuale, consentendo l’acquisto e lo scambio di valuta, il broker consente di investire anche nel sottostante di una criptovaluta, ovvero di non acquistarla direttamente ma di speculare sul suo andamento al rialzo o al ribasso.
Il broker non dispone del numero di criptovalute solitamente presenti sugli exchange, ma ne seleziona un numero comunque significativo in base alla qualità delle stesse. Sugli exchange è quindi più probabile trovare un numero maggiore di altcoin (ovvero tutte le cripto che non sono Bitcoin) e investire quindi su quelle emergenti, oggetto della nostra guida.
Vantaggi e Rischi
Ci sono aspetti positivi e negativi nell’investire in criptovalute emergenti, luci e ombre che vanno messe sempre in conto quando si decide di puntare su un prodotto che non ha ancora raggiunto il suo apice.
Certamente la prima caratteristica più evidente è il prezzo: la quotazione delle criptovalute emergenti consente di acquistarne un certo numero per intero e non solo nel suo frazionamento. Per esempio, il Bitcoin ha raggiunto ormai cifre che si attestano intorno alle decine di migliaia di euro, di conseguenza per acquistare un token intero si dovrà disporre di un capitale consistente. Le altcoin hanno prezzi decisamente inferiori, che vanno da pochi centesimi a qualche centinaio di euro.
Il prezzo porta quindi ad effetturare acquisti rapidi nella speranza che possano crescere come le concorrenti più blasonate. Il rischio, che accomuna comunque tutte le criptovalute, consiste nella volatilità di queste e nel fatto che molte di esse si rivelano progetti poco solidi, destinati a esaurirsi in breve tempo.
Le Migliori Criptovalute Emergenti
Vediamo quindi quali sono le criptovalute che hanno ottenuto i risultati migliori e che si presentano con le spalle larghe sul mercato.
Solana (SOL)

Nonostante il progetto sia stato avviato nel 2017, è il 2020 l’anno d’immissione sul mercato digitale con una blockchain innovativa basata sulla Proof OF History, un sistema che consente di verificare le transazioni rilevando i passaggi esatti messi in sequenza. Questa caratteristica l’ha resa da subito una concorrente diretta di Ethereum per gli smart contract e l’ampliamento dei sistemi decentralizzati, tanto da ricevere l’endorsement dal CEO delle operazioni digitali della Bank of America e superare i 100 euro di quotazione.
Cardano (ADA)

Si tratta di un progetto in costruzione che non ha ancora espresso tutto il suo potenziale, ma che si è distinto per affidabilità, sostenibilità e scalabilità. Molto simile alla blockchain di Ethereum, ha recentemente stretto un accordo con Samsung per la piantumazione degli alberi, ponendosi come progetto alternativo alle criptovalute meno ecosostenibili, come Bitcoin. Gli smart contract sono disponibili da poco e le possibilità di sviluppo sono ancora molte.
Polkadot (DOT)

Frammentazione e interconnessione delle blokchain, sono due degli aspetti che rendono questo progetto nuovo e in grado di scalzare gli esistenti. Si inserisce fra i nuovi moduli della finanza decentralizzata e la sua quotazione è salita di molto per questo motivo. È stato fissato un limite di 10 milioni di token e l’obiettivo è proprio la non facile scalabilità che la protegge dalle spinte inflattive.
Avalanche (AVAX)

Blockchain private, NFT, asset digitali DApps, Avalanche è uno dei progetti DeFi più attenzionati degli ultimi anni perché si propone di offrire agli utenti una piena gestione, come un vero e proprio hub in cui tutti possano creare il proprio circuito. AVAX è il token nativo che ha raggiunto velocemente una quotazione di tutto rispetto.
Polygon (MATIC)

Un altro progetto di interoperabilità molto interessante, compatibile con la Virtual Machine di Ethereum, consente agli sviluppatori di integrare progetti già esistenti. Il MATIC si trova a un buon prezzo e risulta ancora conveniente acquistarlo, perché inferiore alle blockchain simili come Avalanche e Polkadot. La sua crescita può quindi offrire un buon margine nel tempo.
Binance Coin (BNB)

Si tratta del token nativo della famosa piattaforma exchange Binance. Gli sviluppatori sono stati molto scaltri nell’incentivare l’acquisto di questi token per ottenere molti vantaggi sull’exchange, come sconti su commissioni e reward per lo staking. Questa criptovaluta ha preso il largo attestandosi fra le criptovalute emergenti più acquistate e più capitalizzate.
Aave (AAVE)

AAVE è un protocollo blockchain che utilizza il token nativo utile a pagare coloro che forniscono i prestiti in questo nuovo spazio DeFi denominato “crypto lending“. Un sistema di veri e propri prestiti di criptovalute, ovviamente con i vantaggi della finanza decentralizzata. Si tratta di uno dei progetti più interessanti al momento e il valore dell’AAVE è uno dei migliori del settore.
Crypto.com Coin (CRO)

Il CRO è il token nativo dell’exchange Crypto.com che si sta facendo strada fra le numerose piattaforme del web. I vantaggi che offre si muovono sulla falsa riga del BNB offrendo opportunità di staking, con ricompense, sconti e fornendo anche una carta di credito Visa se si bloccano un tot di CRO per un certo periodo. Si tratta di uno dei pochi exchange infatti che cerca di costruire un legame con la finanza tradizionale e ha buone possibilità di crescita.
Stellar Lumens (XLM)

Blockchain ibrida che velocizza e riduce significativamente i costi delle transazioni, offre dei pacchetti formativi per chi si addentra nel mondo delle criptovalute e alcuni token di benvenuto, i Lumen. La particolarità di questa piattaforma DeFi è l’essere dotata di portafoglio non custodial facile da gestire, ovvero fornisce all’utente delle chiavi private che vengono consegnate fisicamente su una carta che viene inviata a domicilio.
Dogecoin (DOGE)

A sua detta, parrebbe essere la preferita da Elon Musk. La sua quotazione è ancora bassa ma i recenti sviluppi fanno pensare a una crescita per i prossimi anni. Recentemente infatti è possibile acquistare prodotti Tesla con questa criptovaluta. Attualmente è molto utile per effettuare prelievi dagli exchange ed evitare le commissioni che sono sempre piuttosto elevate: solitamente se si vogliono prelevare Bitcoin, questi vengono convertiti in DOGE e ritirare il denaro con questa valuta sarà decisamente più conveniente.
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